Il racconto della Galleria e dell'architetto che la progettò e ne seguì la costruzione: un lavoro immenso, che richiese la distruzione di un quartiere nel centro storico di Milano e la realizzazione di un grande passaggio coperto per il collegamento tra la piazza della Scala ed il Duomo. Un lavoro che ha cambiato per sempre il centro di Milano e il modo di viverlo dei cittadini e delle cittadine che qui, sotto le grandi coperture di vetro e ferro, da centocinquanta anni si ritrovano, chiacchierano, acquistano e fanno affari.

Il film racconta la genesi e lo sviluppo di questo grande progetto e di come ancora oggi ispira la realizzazione di gallerie in tutto il mondo, come spazio coperto nel centro delle città.

Giuseppe Mengoni, che la progettò e ne seguì la realizzazione, era un giovane architetto nato e cresciuto a Fontanelice. Ambizioso, determinato, Mengoni una notte scrisse che avrebbe costruito opere in grado di rimanere nel tempo: la Galleria di Milano era, per lui, la prima grande occasione, ma rimase anche l'unica. La sera prima dell'inaugurazione dell'imponente Arco d'ingresso alla Galleria da parte del Re d'Italia, che deve tenersi l'ultimo giorno dell'anno 1877, camminando lungo le alte impalcature per gli ultimi controlli, Giuseppe Mengoni cade e muore, legando così, indissolubilmente, il suo nome a quello della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.